Schema Modello RGB

Modello RGB

La tecnologia a LED (light-emitting diode) consente di ottenere prodotti con caratteristiche che garantiscono:

  • elevata efficienza luminosa e affidabilità;
  • basso consumo;
  • colori saturi e brillanti;
  • lunga durata (vita media dei LED da 50.000 a 100.00 ore) non influenzata dal numero di accensioni/spegnimenti;
  • minimizzazione dei costi di manutenzione;
  • miniaturizzazione e flessibilità di installazione del punto luce;
  • funzionamento in sicurezza perché a bassissima tensione ;
  • ridotta emissione di calore;
  • accensione istantanea anche a freddo (fino a -40 °C);
  • insensibilità a umidità e vibrazioni;
Applicati ai sistemi di proiezione, i LED hanno portato alla nascita dei LED SCREEN, basati sul modello additivo RGB che riproduce le immagini scomponendole nei colori rosso (R), verde (G) e blu (B). La somma di rosso, verde e blu (da cui il termine “additivo”) genera il bianco composito RGB. Alcuni modelli di display montano doppio LED rosso (configurazione 2R1G1B) per ottenere maggiore brillantezza, alte performance di luminosità e ottima visibilità anche durante le installazioni diurne.

La Luminosità

LED Life test

La qualità dei LED usati rappresenta uno dei fattori che maggiormente concorrono a determinare il valore qualitativo e il costo finale dello schermo. Al mondo esistono diversi produttori di LED, ma cosa differenzia un LED dall’altro?
Innanizutto, la luminosità di partenza, in secondo luogo, la perdita di luminosità nel tempo.
La maggior parte dei LED prodotti ufficialmente offrono una durata pari a 100.000 ore, ma, in realtà, una verifica importante avviene dopo circa 40.000 ore, attraverso le misurazione della luminosità come illustrato nel grafico qui a sinistra.

 

Inoltre, la durata dipende dal rispetto di alcune condizioni standard, tra cui quelle di impiego (variazioni importanti di temperatura, etc.) e dall’intensità di corrente costante che non deve essere superiore a quella indicata dal produttore.
Tra i maggiori produttori di LED di qualità citiamo Nichia e Cree. Molti produttori di schermi usano, impropriamente, il prestigio di questi marchi per farsi pubblicità, data la difficoltà di certificare quali siano i LED realmente montati sullo schermo. Quindi, prima di tutto, è necessario accertarsi della tipologia di LED assemblati sullo schermo che si vuole acquistare.

Come fare? È fondamentale stabilire un rapporto di fiducia con il produttore. Il cliente può richiedere un documento che attesti quali LED vengano usati, e, inoltre, è possibile richiedere al produttore dei LED di effettuare dei test per accertare che i LED siano stati prodotti da loro.
Altrettanto importante è verificare se il brand dei LED usati sia lo stesso per tutti i colori. Molti produttori infatti, dichiarano di usare LED Cree, ma in realtà sono Cree solo i LED di un colore mentre gli altri sono di marchi diversi.

Infine, è bene ricordare che anche l’occhio vuole la sua parte: la prova consiste nel visualizzare su uno schermo di discrete dimensioni una schermata bianca. Se il risultato è di un bianco uniforme, senza striature e senza tendenze al grigio, i LED potrebbero essere di buona qualità. Inoltre, con un luxmetro si possono misurare i lumen. Un buon LED per uno schermo di passo 16 mm dovrebbe emettere almeno 5000 NIT. Verificando i lumen emessi per metro quadrato con campionamento su più punti dello schermo si può capire sia la potenza luminosa sia l’omogeneità. L’affidabilità nel tempo, ovviamente, è più difficile da provare. Alcuni produttori in Taiwan offrono oggi dei buoni LED, sopratutto per quanto riguarda il colore rosso che molte volte presenta problemi di stabilità. Se lo schermo viene usato per il rental e, quindi, viene acceso non tutti i giorni e per poche ore, i LED di cui si compone non sono soggetti a un lavoro continuo, nè all’azione degli agenti atmosferici.

Si può ottimizzare il costo scegliendo dei LED di media qualità, anche perché se la durata di uno schermo è superiore a quattro anni può risultare controproducente, poiché la tecnologia evolve di giorno in giorno, e offre sul mercato prodotti sempre meno costosi e più efficienti.
Dunque, contenere l’investimento iniziale può risultare più conveniente, poiché il costo dello schermo potrà essere ammortizzato in minor tempo. Per le applicazioni di tipo pubblicitario, invece, si può investire di più sulla qualità dei LED, in virtù dell’uso continuato dello schermo e della costante esposizione agli agenti atmosferici.

Tecnologia LED SMD 3 in 1

SMD è l’acronimo di Surface Mounting Device (Dispositivo a Montaggio Superficiale) ed è la nuova frontiera della tecnologia elettronica, che consiste nella miniaturizzazione di tutte le componenti elettroniche, LED inclusi. La componentistica SMD viene montata sulla superficie della scheda elettronica, senza aver bisogno di “attraversarla” ovvero senza richiedere una saldatura attraverso i fori. Grazie alla miniaturizzazione è possibile combinare anche 3 LED di diverso colore (Rosso, Verde e Blu) in un unico punto, da cui “3in1”.

Questo consente di creare degli schermi a LED con passo molto ridotto e una qualità dell’immagine notevolmente superiore anche per luminosità e colore.