Un importante elemento da valutare nella scelta del display è la risoluzione, determinata dal numero di pixel presenti per mq2.

La risoluzione varia in funzione del pixel pitch (interasse, o passo), ovvero della distanza in millimetri tra i pixel: minore è la distanza tra i pixel, maggiore è il numero di LED per mq2 e quindi maggiore è la risoluzione (la superficie dello schermo è popolata da un numero maggiore di LED).

Per esempio il display P14 con un passo di 14 mm ha una risoluzione di 5102 pixel; questa misura si ottiene dividendo la lunghezza totale del singolo modulo (896 mm) per l’interasse dei pixel (in questo caso 14 mm) ottenendo, così, il numero di pixel su una riga: 896/14= 64 pixel. Ripetendo l’operazione sulla dimensione verticale si ottiene il numero totale di pixel presenti sulla superficie del cabinet, ovvero la risoluzione. Nel nostro esempio 64×64= 4096 pixel a cabinet, pari a 5102 pixel totali per mq2.

È da notare che riducendo di pochi millimetri la grandezza del pitch, la risoluzione aumenta in maniera esponenziale.

Di seguito viene riportata una tabella esemplificativa che indica l’interasse (pixel pitch) e la risoluzione dei modelli maggiormente diffusi.

Risoluzione Modulo
3 x 3 = 9 pixel
6 x 6 = 36 pixel

schema risoluzione modulo

 

Esempi di rapporto interasse/definizione

Rapporto interasse/definizione dei modelli maggiormente diffusi

A parità di dimensioni dello schermo, si sceglie la risoluzione più adeguata in base alla distanza dalla quale il display sarà osservato.

Uno schermo con maggiore risoluzione (pitch minore) offre una qualità dell’immagine più definita nei particolari, adatta alla visione da breve distanza. Al contrario, un display con risoluzione più bassa è adatto alla visione da grande distanza, in cui i piccoli dettagli, comunque, non sarebbero percepiti dall’occhio umano.

Va sottolineato che schermi con risoluzione più alta hanno un costo più elevato, sia per l’acquisto che per i consumi medi operativi.